Pedagogista russo. Figlio di un impiegato ferroviario di condizione umile si
formò culturalmente negli anni della rivoluzione russa del 1905.
Cominciò la sua opera di insegnante nella scuola per ferrovieri di
Krjukov. La sua notorietà di educatore e di studioso di problemi di
pedagogia ebbe modo di consolidarsi negli anni che seguirono la presa del potere
da parte dei bolscevichi (1917). Nel 1919 passò alla scuola di Poltava.
Nel 1920 gli fu affidata la direzione di una scuola per minorenni traviati e
disadattati socialmente. La sua attività si indirizzò verso il
recupero di questi giovani alla comunità. Essi vennero organizzati in una
fattoria modello che si rese in breve tempo economicamente autosufficiente.
Tuttavia il lavoro di
M. non andò esente da critiche da parte dei
responsabili della politica scolastica sovietica, e nel 1928 gli venne revocato
l'incarico di direttore della colonia. Successivamente gli venne affidata dalla
polizia politica la direzione di una colonia di rieducazione di giovani a
Karkov. Quindi passò a dirigere una scuola a Kiev. In seguito fu chiamato
a Mosca a far parte degli uffici centrali del ministero dell'Istruzione
dell'Unione Sovietica. Le sue teorie pedagogiche, esposte nel volume
Poema
pedagogico (1933), vedevano l'educatore nella funzione di guida piuttosto
che in quella di maestro, e si indirizzavano soprattutto a preparare il giovane
a inserirsi nell'ambiente che lo circonda. In questo senso
M.
tentò di armonizzare la pratica della pedagogia con lo sforzo per la
costruzione del socialismo che si andava compiendo in quegli anni in Unione
Sovietica (Poltava 1889 - Mosca 1939).